Sto insieme ad un giovane uomo da quasi due anni e la nostra relazione è stata un pò la nostra "scuola d'amore" nel senso che abbiamo messo il dialogo davanti a tutto, davanti al dolore, all'imbarazzo e alla paura di ferire l'altro, in questo modo siamo cresciuti insieme sentimentalmente...quando c'era qualcosa che ci dava fastidio, quando volevamo qualcosa di specifico, lo dicevamo...senza frasi con un messaggio sottointeso e senza pensare di far capire all'altro cosa si vuole con il pensiero...ed è tutto andato bene. Sta ancora andando bene, non ci annoiamo l'uno dell'altra e questo per me è una novità, non credevo fosse possibile riscoprire una persona nuova in lui ogni giorno, un qualcosa di diverso da amare in lui.
Abbiamo avuto anche le nostre sofferenze, per la lontananza, per comportamenti ambigui che ci ferivano, anche li il dialogo ci ha salvati, ci siamo perdonati tutto e abbiamo riprovato e riprovato ancora, ogni errore un nuovo punto di partenza.
Io sono contentissima di aver vissuto fino ad ora tutto ciò, perchè apparte la grande felicità che da un amore e che resterà nel cuore per sempre qualsiasi cosa accada, la nostra avventura mi ha permesso di conoscermi meglio, di capire cosa voglio, e come essere felice, di capire quali sono le cose che contano di più per me e quali sono i motivi per cui mi arrabbio più spesso. Lui mi ha permesso di migliorare standomi accanto...
Avevo avuto altre storie prima di lui, anche quelle abbastanza durature (non sono una ragazza da fidanzamenti di 2 settimane) e anche quelle mi hanno lasciato un bel ricordo ma non mi hanno cambiata, dicono tutti che quando arriva il vero amore lo si riconosce..io penso di averlo davanti. E se non sarà così, beh...per ora voglio illudermi.
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